Graphic Novel



Una stella tranquilla - Ritratto sentimentale di Primo Levi
256 pp. in bicromia, formato 17x24, cartonato
Con una prefazione di Marco Belpoliti

La mattina del 19 ottobre 1945 Primo Levi tornava a Torino, dopo un anno di prigionia nel lager di Auschwitz e un viaggio di molti mesi nell'Europa dell'Est, con addosso un bisogno quasi fisico di raccontare ed essere creduto. Ripartendo dalle sue parole, senza mai sconfinare nella vita privata, Pietro Scarnera ne delinea un ritratto sentimentlae che illumina gli aspetti meno raccontati della sua personalità: il percorso come scrittore, la passione per la scienza, il lavoro di chimico. Una rilettura che fa emergere e restituisce alle nuove generazioni la complessità di una delle figure fondamentali del Novecento. Un racconto per immagini delicato e profondo, vincitore del prestigioso Prix Révélation al Festival di Angoulême.









 







Une étoile tranquille - Portrait sentimental de Primo Levi
240 pp, Rackham, 2015




Una stella tranquilla - Ritratto sentimentale di Primo Levi
240 pp, Comma 22, 2014






Journal d'un adieu
90 pp, Cà et là, 2012



Diario di un addio
90 pp, Comma 22, 2010


I cinque anni vissuti dall’autore accanto al padre, in stato vegetativo dal 2003 al 2008, diventano in Diario di un addio una testimonianza, pensata per “far vedere” al mondo esterno come vive una persona in condizioni così critiche. Ma la testimonianza, in corso di lavorazione, si è trasformata in racconto. Le corsie e le stanze d’ospedale, gli oggetti e le regole della vita in una clinica, la presenza sibillina dei dottori fanno da sfondo al tentativo del figlio di relazionarsi con il padre, diventato ormai una persona diversa e “irriconoscibile”, e di difendersi da una realtà che rischia di travolgere tutto. A un primo momento di speranza seguono la disillusione e i giorni sempre uguali della vita d’ospedale. Un tempo sospeso, in cui si conduce una battaglia silenziosa per salvare, almeno nella memoria, l’immagine di quel padre com’era una volta. Con postfazione di B. Englaro e F. de Nigris. Ha vinto il premio Komikazen 2010.